lunedì 28 dicembre 2015

Lettera Al Sindaco

Tutti abbiamo ricevuto la lettera scritta dal Sindaco in nome e per conto dell'amministrazione Albairatese. Letta attentamente, sulla quale vogliamo fare alcune riflessioni. Premesso che come gruppo, siamo sempre stati disponibili al dialogo con questa amministrazione e, sopratutto il Sindaco Giovanni Pioltini, non si è mai tirato indietro. Questa nostra lettera, nasce dall'esigenza di far conoscere a tutti i cittadini Albairatesi, che noi non condividiamo alcune scelte politiche di questa attuale amministrazione.


Tralasciando momentaneamente temi prettamente locali, vorremmo concentrarci sulla strada. 

Nella lettera si parla di riprogettazione dell'infrastruttura, lasciando intendere che il progetto verrà ripensato. Questo è falso
Vogliamo far notare al Sindaco che, il progetto ha già acquisito il benestare della Valutazione Impatto Ambientale (VIA), che il progetto è inserito nella legge Obiettivo e si trova allo stato DEFINITIVO. Il progetto ha i finanziamenti necessari per la sua realizzazione. D'altra parte, anche Città Metropolitana afferma che questo progetto è sottoposto a vincoli non superabili infatti, nel suo recente comunicato, afferma che essendo inserito in Legge Obiettivo non è possibile modificarne il tracciato. 

Quindi chiediamo di quale riprogettazione dell'infrastruttura stiamo parlando? 

Riteniamo più onesto parlare di accordi, non formalizzati, tra Comuni, enti territoriali interessati dal tracciato e Città Metropolitana. Questi accordi prevedono la realizzazione della tratta C con modifiche NON SOSTANZIALI, e l'accantonamento della tratta A (La tratta B è già stata accantonata con la presentazione del precedente stralcio funzionale). Poi in questi accordi sono inserite le riqualifiche della SP114 e il famoso "tunnel" tra Robecco sul Naviglio e Castellazzo. Insomma tante idee, a tratti buone e condivisibili, non suffragate da atti ufficiali che ne sanciscano la loro effettiva realizzazione, ma sopratutto basate su fantomatiche promesse dei "SOLITI NOTI", indagati e non...

Allo stato attuale la proposta di Città Metropolitana prevede la realizzazione del tratto C. Dopo verifica istituzionale sulla fattibilità, la riqualifica della sp114 (Albairate-Baggio) e lo studio di una circonvallazione intorno a Robecco. Il problema di Ponte Nuovo non ci è molto chiaro come si risolverà. Proposte sottoposte al Ministero ed ANAS che si sono impegnati a verificarne la fattibilità. 

Si afferma anche che la proposta di Città Metropolitana abbia impatti, costi ambientali e paesaggistici decisamente ridotti. Ammettendo anche che passi il progetto, la tratta C, quella che da Albairate va a Vigevano, non prevede riduzioni di consumo di suolo rispetto al progetto originario, anzi noi riteniamo che se realizzata così com'è porterà in Albairate, un aumento di traffico maggiore della situazione attuale.

Crediamo che le opere di riqualifica necessarie, saranno presentate come opere di mitigazione. Opere che non verranno mai realizzate per mancanza di fondi o mancanza cronica, molto presente in tutte le istituzioni ed enti locali da diversi anni.

Vogliamo e chiediamo l'eliminazione del progetto, l'apertura di un tavolo di lavoro che ridefinisca le esigenze locali di viabilità, che tenga conto dell'opinione di tutti i portatori di interesse del territorio, che abbia l'obiettivo di preservare l'ambiente, che prediliga il potenziamento del trasporto pubblico. Solo così avremo la certezza FORMALE che quest'opera non venga mai più realizzata.
Le promesse non ci bastano. 

M5S Albairate

PRONTI A PROTEGGERE LA NOSTRA TERRA!!!






giovedì 17 dicembre 2015

Poche allarmanti notizie

Il 15 dicembre, gli enti del territorio, Parco del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano, Citta Metropolitana e i Comuni interessati, si sono incontrati in Regione con i vertici ANAS per concretizzare le proposte scaturite nella riunione recentemente svoltasi presso il Ministero.
Sul tavolo la tangenziale Magenta-Vigevano.


TRATTA "C"
Nessuna informazione sta trapelando, cellulari spenti, messaggi che cadono nel vuoto, mezze notizie multiple versioni, cioè il nulla.
Il territorio è l'ultimo a sapere, sempre che gli si dica qualcosa su cosa decidono in "questi stanzini". Noi non condividiamo questo modo di fare politica, la nostra idea è nella massima apertura, condivisione e trasparenza.

Tornando ai pochi fatti che abbiamo appreso, la tratta 'C' si farà, si farà con modifiche marginali ma sempre sul tracciato originario. Vuol dire che la nostra preoccupazione si è concretizzata. Dividendo l'opera in tre parti e procedendo per stralci funzionali, troveranno meno ostacoli e meno opposizione popolare alla sua realizzazione completa.

Sempre a fatica, abbiamo appreso che i "SOLI" Sindaci della tratta 'C' (Vigevano, Ozzero, Abbiategrasso e Albairate), si troveranno per  definire le modifiche, poi le presenteranno ad ANAS entro gennaio 2016 e forse dopo, ai cittadini in "Assemblee ad invito".

Per quanto riguarda la tratta A(Magenta-Abbiategrasso) abbiamo appreso che per ora non si farà, come annunciato dal Ministero delle Infrastrutture a Massimo De Rosa,"...la tratta è sfumata". Nient'altro ci è dato sapere. 
Noi siamo contrari al progetto, a stralci funzionali di esso e a promesse di mitigazioni che non comprendono la modifica del tracciato e che, probabilmente, verranno abbandonate in corso d'opera. Chiediamo l'eliminazione del progetto, non ci stancheremo mai di dirlo. Chiediamo l'apertura di un tavolo di lavoro serio, ufficiale e condiviso da chi di territorio se ne intende, nel quale si possa ridiscutere reali e semplici soluzioni viabilistiche.
Abbiamo una opportunità irripetibile per cambiare il modo di fare le cose sul territorio. Partendo dal basso possiamo davvero risolvere TUTTI i problemi di viabilità della nostra area. Non dobbiamo farci intimorire. Possiamo, dobbiamo cambiare verso. Abbiamo il tempo e i finanziamenti, farci prendere dall'ansia di concludere oggi, consegnerà un territorio devastato ai nostri figli domani.

M5S Albairate









venerdì 4 dicembre 2015

#GAP GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO: "NON CHIAMATELA LUDOPATIA"

Fin dalla nascita del nostro gruppo, siamo in "prima linea" nel cercare di arginare la più grande piaga che affligge tutta l'umanità nell'ultimo ventennio. Infatti, da circa 2 anni

lunedì 30 novembre 2015

Abbiategrasso-Robecco Sul Naviglio In marcia per la protezione delclima.

Domenica 29 novembre, abbiamo aderito alla marcia globale per il clima organizzata dai comitati NoTangenziale tra Abbiategrasso e Robecco sul Naviglio. Il cordone, che partito da

venerdì 27 novembre 2015

Marcia Globale per il Clima: Grazie dei consigli Andrea Noè...MA!!!

In risposta all'intervista di Andrea Noè apparsa sul quotidiano online www.ticinonotizie.it

Signor Noè, non è una manifestazione ma una marcia, quella che questa domenica 29 Novembre, i comitati NoTangenziale e LegaAmbiente-Terra dei Parchi  hanno organizzato per aderire alla MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA, promossa da www.avaaz.org in tutto il mondo.

mercoledì 25 novembre 2015

29 NOVEMBRE MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA

Il 29 Novembre 2015 avremo la migliore occasione del decennio per mettere pressione sui leader mondiali ed evitare di subire gli effetti disastrosi del cambiamento climatico. Possiamo affrontare insieme in questa sfida con la più grande mobilitazione per il clima della storia.

martedì 24 novembre 2015

Disinformazione Locale

INFORMAZIONE O DISINFORMAZIONE: 
Leggete questo articolo apparso su  www.settegiorni.it, è pieno di inesattezze e falsità.

La prima grande inesattezza, che i comitati NoTang avrebbero

sabato 21 novembre 2015

Interconnector Italia-Svizzera 0-1: chi perde è sempre il territorio.

Venerdì 20 novembre, a Settimo Milanese nella sala consiliare del comune abbiamo assistito ad un incontro sulla nuova opera di collegamento elettrico tra la frontiera Svizzera (Passo di san Giacomo) e il nodo di rete “Baggio” (in comune di Settimo Milanese), con la realizzazione di nuovi elettrodotti e stazioni elettriche e la parziale demolizione di tratti di linee esistenti. 
Sono interessati oltre 20 comuni delle province di Milano, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. 





martedì 3 novembre 2015

NO TANGENZIALE: INTERROGAZIONE AL MINISTERO DEL NOSTRO PORTAVOCE MASSIMO DE ROSA

Durante il Question Time di questa mattina, il portavoce del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa ha interrogato il rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in merito al progetto Anas relativo alla Vigevano-Malpensa.

lunedì 2 novembre 2015

DANNO AMBIENTALE: CIRCA 100 ATTACCHI DOLOSI A OLEODOTTI ENI IN PROVINCIA DI MILANO

Danno ambientale: circa 100 attacchi dolosi a oleodotti ENI in  provincia di Milano.

Domenica 1 novembre, siamo andati a San Giacomo di Cisliano. In uno dei siti colpiti da presunti furti di carburante dall'oleodotto ENI, che da San Nazzaro de'Burgundi, porta gli idrocarburi fino a Rho.
Abbiamo trovato un area recintata ma accessibile per la mancanza di cancelli. Un area incustodita e già usata da incivili come discarica. Ci sono avvallamenti, trincee, vasche di cemento e cumuli di terra in attesa di smaltimento. L'odore di carburante é ancora molto intenso.
L'area interessata è di circa 400 mq, ma la situazione sotto il terreno rimane un mistero, vista l'assenza assoluta di notizie. 

Le domande sono molte. Ci chiediamo quando ENI provvederà a smaltire quei cumuli di terra inquinata? Visto che non abbiamo notato teli di copertura, né protezioni per il terreno sottostante.  Ci chiediamo, se il Parco Agricolo Sud Milano abbia notizie in merito e chiederemo ad ENI e ad ARPA  lo stato attuale dei lavori e delle analisi.
LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE È ALTA. Il territorio è sotto attacco da vari fronti, TANGENZIALI, TRIVELLE, DISCARICHE A CIELO APERTO ed ora anche SVERSAMENTO DI IDROCARBURI causato da delinquenti organizzati e presi con troppa leggerezza da tutti gli enti istituzionali.
FACCIAMO CHIAREZZA, VOGLIAMO LA VERITA'!!!






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giovedì 29 ottobre 2015

SINDACI IN RITARDO!


Apprendiamo che alcuni Sindaci dei paesi attraversati dalla Pedemontana hanno chiesto il blocco dell'apertura dell'autostrada fino a quando non verranno realizzate tutte le opere di mitigazione. Opere che riteniamo non verranno mai realizzate perché pensiamo che i soldi preferiscono investirli in nuove strade. 
Non possiamo credere all'ingenuità di queste persone, pensiamo che preferiscono di gran lunga credere alle balle, anche di fronte alle evidenze, piuttosto che prendere posizioni decise che vanno contro gli sponsor che supportano le loro candidature. Nel nostro territorio non può che essere diversamente. Non ci spieghiamo come mai oggi alcuni sindaci, che vedranno devastare il territorio da un'altra opera inutile, la Magenta-Vigevano, possano ancora credere alle promesse di mitigazioni e migliorie. Non ci spieghiamo come possano ancora credere che una infrastruttura inizierà senza subire ritardi per le indagini che seguiranno agli appalti, o che i costi non lieviteranno esaurendo i fondi per le opere di mitigazione con il rischio di non poterla neppure finire.
SOPRATTUTTO COME POSSONO PENSARE DI INIZIARE I LAVORI, NONOSTANTE LA PROTESTA CHE DA ANNI I CITTADINI DEL TERRITORIO STANNO PORTANDO AVANTI.
PROTESTA CHE SARÀ SEMPRE PIÙ EFFERVESCENTE e DECISA. 

(fonte)


ENI e il Parco del Ticino

Parlando del rapporto tra ENI e il Parco del Ticino non può non venire alla mente per gli abitanti della zona, l'incidente avvenuto a Trecate nel 1994, che per quasi tre giorni, riversò una pioggia di greggio in pieno Parco del Ticino. Grazie alla Professoressa Maria Rita D'Orsogna, fisico e docente associato presso la California State University at Northridge, a Los Angeles (link), possiamo ricostruirne la storia, possiamo capire i rapporti che intercorrono tra ENI e il territorio.
"Intanto, mi sono messa ad indagare un po di piu su Trecate, il paese in provincia di Novara dove esplose il pozzo ENI nel 1994" inizia Maria Rita raccontando e descrivendo i tanti incidenti che ENI ha provocato sul territorio. Prosegue descrivendo l'arroganza con cui nel 2004 "ENI decise di aprire altri pozzi di petrolio sempre nel parco del Ticino, senza permessi, e facendo e disfacendo a suo piacimento.". Il fatto provoco dissenso sul territorio. Ingenti danni all'agricoltura furono provocati dall'ennesimo incidente, stavolta al pozzo detto Boffalora, che "esplose nell'aprile del 2005, insieme a tutto l'oleodotto associato. " A seguito di altri incidenti, si crearono le condizioni, a detta di LegaAmbiente, per portare in giudizio ENI imputabile per disastro ambientale. Ma i giudici "invece di citare in causa l'ENI-AGIP , "hanno optato per contestazioni più lievi, cioè contravvenzioni nell' ambito della normativa sui rifiuti.". La storia si conclude con un nulla di fatto, infatti "Il tutto e' poi morto perchè ENI, come da prassi per le multinazionali del petrolio, ha deciso di offire risarcimenti al parco del Ticino, al comune di Bernate Ticino a Legambiente, ai Verdi e ai cittadini privati che hanno subito danni. L'omertosa ENI preferisce non parlare di cifre precise ma si tratta di almeno 500,000 euro.".

Vi invitiamo a leggere il Blog di Maria Rita, una persona squisita, competente e informata. Noi l'abbiamo conosciuto nei pressi di Zibido San Giacomo in occasione di un convegno sulle trivellazioni. Proprio a Zibido, queste società vogliono aprire un pozzo per estrazione di GAS.

L'estrazione, il trasporto e l'uso del petrolio e dei derivati crea troppi danni al pianeta. Il petrolio condurrà il pianeta ad una via senza ritorno, e più insistiamo più i danni saranno maggiori, fermiamoci subito e cambiamo rotta. L'alternativa oggi è possibile, la tecnologia per l'uso di fonti rinnovabili è pronta. Informarsi per prendere coscienza è il primo passo.

martedì 27 ottobre 2015

Un No secco ad ANAS che ricompatta il territorio.

Il parco del Ticino ribadisce il suo no deciso al progetto ANAS. Uniti possiamo proporre un progetto alternativo che tiene conto di tutte le esigenze del territorio. Preservare il nostro Parco della Valle del Ticino e il nostro Parco Agricolo è un dovere a cui nessun cittadino può sottrarsi. 

Solidali con Gioia Gibelli, consigliere del Parco del Ticino, chiediamo a gran voce di fermare l'opera e insieme discutere sulle alternative che risolverebbero i problemi di traffico locali.


"Abbiamo concordato e formalizzato questa richiesta di incontro urgente ai Ministri interessati alla S.S. n. 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano Variante di Abbiategrasso sulla S.S. n. 494 e adeguamento in sede del Tratto Abbiategrasso-Vigevano”. Afferma la Gibelli e prosegue “Occorre che tutti i Ministeri interessati, a partire dal Ministro Del Rio, vengano a conoscenza dello stato dell’arte. Nella lettera vi sono alcune riflessioni di ordine generale e strategico che si reputano fondamentali ai fini di una decisione in merito e per sollecitare un incontro che riteniamo particolarmente utile prima che decisioni non confacenti alla situazione storica, ambientale, agricola e sociale possano innescare situazioni di conflittualità, anche giuridica, difficilmente poi superabili, innescando una contrapposizione che riteniamo deleteria per gli interessi territoriali”.
“Era un’ipotesi di tracciato sbagliata nel 2003, figurarsi oggi” Concordiamo con Gioia Gibelli che aggiunge “Il mondo è cambiato, abbiamo nuove norme regionali sul consumo di suolo, nuove norme sul Paesaggio dettate dal Codice dei beni Culturali e del Paesaggio, ci sono ipotesi che possono far risparmiare e permettere una viabilità più rispettosa dell’ambiente, del paesaggio, dell’agricoltura e andare veramente incontro agli interessi collettivi. Se si vuole discutere noi ci siamo, se invece si vuol procedere con prove di forza noi faremo valere in tutte le sedi la nostra posizione”.
Fonte
http://www.massimoderosa.it/vigevano-malpensa-parco-del-ticino-ribadisce-il-no-al-progetto-anas/

MORIMONDO DANNO AMBIENTALE: ANCHE IL PARCO DEL TICINO DICHIARA LA GRAVITA' DEL DANNO ALL'AMBIENTE.

PRIMO OBIETTIVO RAGGIUNTO:
Il Parco del Ticino ammette pubblicamente, quello che noi stiamo denunciando da 15 gg, che il danno causato dallo sversamento di idrocarburi a Morimondo è molto grave.

Questo il testo tratto da www.ticinonotizie.it

Parco del Ticino, sversamento di idrocarburi: cinque episodi dolosi in sei mesi!

MAGENTA – Negli ultimi sei mesi si sono verificati episodi dolosi a danno delle linee degli oleodotti Eni, Sarpom e Sogim che attraversano il territorio del Parco del Ticino. Solo nell’ultimo mese ne sono stati registrati tre nei comuni di Gambolò, Morimondo e, qualche giorno fa, Vigevano – località La Sforzesca, che si aggiungono a quelli dell’estate scorsa a Vanzaghello e Carbonara Ticino. Un vero bollettino di guerra!
“La situazione più grave è quella di Morimondo – spiega il vicepresidente del Parco del Ticino, Luigi Duse – dove gli idrocarburi fuoriusciti in quantità significativa hanno impattato, oltre i terreni agricoli, le acque sotterranee e, attraverso il sistema dei fontanili, i corsi d’acqua del reticolo idrogeografico afferente i Sic (Siti di importanza comunitaria).
L’esperienza passata di gravi casi di inquinamento da idrocarburi, tra l’altro proprio a Morimondo, ci porta a stimare danni all’ambiente naturale di impatto almeno decennale e, in ogni caso, sarà difficile ripristinare la situazione a prima dello sversamento.
Abbiamo espresso attraverso una presa di posizione formale presso le autorità competenti – Ministeri, Prefettura, Regione Lombardia – la nostra preoccupazione e sollecitato un intervento più coordinato nella prevenzione del rischio, percependone il carattere emergenziale. Nel frattempo chiediamo collaborazione anche al territorio. Dei cittadini e degli agricoltori stessi. Segnalate alle forze dell’ordine quando vedete movimenti strani”.
Il Parco del Ticino in una lettera ai Ministri dell’Ambiente e degli Interni, a Regione Lombardia e alla Prefettura, chiede un incontro. “La frequenza delle effrazioni, tre solo nell’ultimo mese, e il danno ambientale per inquinamento da idrocarburi – si legge nella missiva -, conferisce alla situazione carattere di estrema emergenza. Esprimiamo la nostra preoccupazione per la compromissione del nostro territorio e la tutela della nostra comunità. Chiediamo un incontro per conoscere le iniziative in atto volte alle azioni di prevenzione, anche negli eventuali interventi strutturali sulle linee tecnologiche e nella gestione coordinata dei conseguenti casi di inquinamento”.
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domenica 25 ottobre 2015

MORIMONDO VALLE DEL TICINO: Inquinati circa 10000 mtq di querceti secolari e dispersione di oltre 30000 litri d'idrocarburi nella falda acquifera


Oggi 24 Ottobre 2015, abbiamo effettuato l'ennesimo sopralluogo del disastro ambientale denunciato oltre 10 gg fa. Il danno c'è ed é molto grave.

Leggere sui vari siti d'informazione la superficialità e la minimizzazione con dati di non precisata provenienza di quanto successo e sta accadendo è sconfortante, ma il silenzio, o le poche dichiarazioni (false) di organi istituzionali, sfiorano il limite dell'imbarazzo e della vergogna.
Parliamo di enti che dovrebbero tutelare il cittadino, enti che dovrebbero avere a cuore, un sito protetto per la sua biodiversità come il "PARCO DELLA VALLE DEL TICINO".
La nostra denuncia mediatica, è partita grazie alla segnalazione di un cittadino fatta ai carabinieri di Motta Visconti e Polizia Provinciale.

Subito la condivisione tra ATTIVISTI DEL M5S, ha fatto si, che si è passati senza perdere tempo  ai fatti. La prima ed unica azione é partita dal nostro comunicato alla stampa locale che ha smosso le acque (http://albairatecinquestelle.blogspot.it/2015/10/rischio-danno-ambientale-nella-valle.html)
Infatti, dopo il nostro articolo, sono aumentate le azioni di "vera emergenza" cioè d'intervento da parte delle Aziende operanti nel sito (vedi foto sotto).

Purtroppo, alcune testate giornalistiche minimizzano o sottovalutano il problema. Parlano di un area di soli 100 mq, quando a occhio, l'area inquinata ricopre circa 1 ettaro (10.000 mq) oppure parlano di 5 mila litri di materiale inquinante disperso, quando invece si tratta almeno di oltre 30.000 litri.
Dicono che è tutto sotto controllo e che i controlli di ARPA nella falda, dichiarano che il danno ambientale è stato scongiurato, ma la cosa che ci rende più perplessi, è il silenzio assoluto dell'ente Parco del Ticino, Citta Metropolitana Milanese e Regione Lombardia che non denunciano a gran voce su tutti i canali mediatici disponibili, su cosa si sta consumando nelle Valli di Morimondo.
Infine, anche che l'azienda del pronto intervento  ha chiuso il cantiere solo dopo l'articolo stampato de "IL GIORNO" (del 22 ottobre)

Uno dei vari aspetti ambigui sono questi tipi di fenomeni in crescita, accompagnati da arresti ed indagini a pioggia come ad esempio quello del Dicembre 2014:
"Petrolio e tangenti condannato Margiotta senatore lucano del PD"

Un altro aspetto molto ambiguo sono le risposte dei rappresentanti ENI, che dichiarano l'impossibilità di dichiarare e quantificare il materiale inquinante disperso, quando invece esistono numerosissimi sistemi adottati dalle aziende del settore per ovvi interessi aziendali.
Sistema di rilevamento perdite negli oleodotti "Pipeline Leak Detector System"

Restiamo comunque fiduciosi che tutti gli Enti coordinati con le autorità giudiziarie e d'investigazione facciano presto luce e fine a questa escalation di fatti e degenerazione di danni ambientali con conseguenti ingenti costi che graveranno sulle spalle dei cittadini.
               
                                            Dopo 15 giorni......














martedì 20 ottobre 2015

RISCHIO DANNO AMBIENTALE NELLA VALLE DEL TICINO A MORIMONDO

  • Precisando che l'unico canale di informazione che ha reso pubblica la notizia è stato solo il sito www.ticinonotizie.it con il seguente articolo: http://www.ticinonotizie.it/ambientalisti-e-5-stelle-denunciano-idrocarburi-nei-campi-di-morimondo-vicino-allabbazia/

    Oggi abbiamo effettuato un sopralluogo e l'opinione che il danno ambientale seppur grave è stato contenuto dai tecnici dell'azienda che è intervenuta. Stanno lavorando giorno e notte da circa 10 giorni per riassorbire tutto il liquido fuoriuscito.

    Si tratta di un presunto tentativo di furto attraverso un buco praticato su una conduttura di trasporto di carburante dell'ENI da parte di ignoti, questo è quello che hanno ipotizzato i Carabinieri.
    Su questa linea nel tempo, a detta dei tecnici che sul luogo stanno operando, ci sono stati almeno 50 eventi sulla stessa tratta, tanto è che quando ne parlano sono ben contenti perché è da un anno che stanno lavorando ininterrottamente.
    Da incompetenti di emergenze ambientali, i lavori sembrano ben fatti, ma vista la moltitudine di questi atti, siamo molto preoccupati.

    In pratica gli idrocarburi fuoriusciti si sono infiltrati nella prima falda che in quei terreni è a circa tre metri sotto il piano campagna, questa falda ha una sorgiva nel terreno del proprietario e da quella stanno uscendo.
    Quella sorgiva alimenta una zona paludosa molto ampia e finisce nella roggia Radica, che affianca il fiume Ticino da Abbiategrasso fino a Bereguardo nella provincia di Pavia, alimentando le risaie fino a valle. Il luogo è area Protetta in pieno Parco Della valle del Ticino, che é dichiarata dall'UNESCO "Parco di biosfera protetta".
    Per intenderci se il proprietario ha necessità di tagliare un albero nel suo terreno, deve chiedere il permesso a svariati enti.

    C'è il sospetto che appena l'emergenza finisce, si scoprirà una altro buco da qualche altra parte lungo la conduttura.
    I tecnici delle aziende sono presenti, i prelievi  per controllare lo stato vengono fatti ogni due giorni, ci sono molte persone che lavorano, in sostanza tutto sembra ben presidiato.

    Certo è che il proprietario, non potrà più bere da quella sorgiva e non sappiamo quanto gli idrocarburi siano scesi in profondità, ma è un danno ambientale da non sottovalutare.

    Un'altra preoccupazione è che ENI, ARPA e gli organi istituzionali, pur sapendo della gravità, abbiano taciuto per oltre una settimana.

    I cittadini che si vedono devastare la propria vita privata non devono aver paura delle istituzioni, ma devono avere il pieno sostegno.

    A questo punto le domande sono varie:
    - quanti litri di carburante pensano che siano usciti?
    - quali tempistiche sono ipotizzate sul recupero ambientale?
    - sarà necessaria una denuncia contro ignoti per disastro ambientale?


    Sia il gruppo regionale che parlamentare del Movimento 5 Stelle, come tutti i gruppi di Attivisti locali,  si sono attivati e presto si farà il punto della situazione.
    Pubblicheremo aggiornamenti in merito.
  • (fonte) http://luigipiccirillo.blogspot.it/2015/10/vicino-abbazia-di-morimondo-allarme.html








sabato 10 ottobre 2015

Perseverare è diabolico!!!

Con questo post (che riportiamo a fine articolo) pubblicato sul nostro blog mercoledi 7 ottobre, abbiamo cercato di stimolare l'amministrazione Robecchese ad esporsi con dichiarazioni pubbliche, riguardo l'incontro in ANAS del 30 settembre scorso. Abbiamo scritto quello che dichiariamo da sempre, da quando 'IL TUNNEL" è diventato un'ossessione per quella Giunta. 
Beh, hanno invaso i media locali, sia la maggioranza, che il PD locale.
...MA INSISTONO!!!
Si arrampicano sugli specchi, incolpano amministrazioni precedenti, perseverano nella loro sorda chiusura e si irritano dopo essere stati 'sedotti e abbandonati' da sindaci schiavi di partito.

Sinceramente e con tutto il rispetto, smettetela di offendere l'intelligenza delle persone, con "prese in giro" da vecchia politica...ovviamente evitando categoricamente, di dare alla propria cittadinanza un'informazione trasversale, con un confronto pubblico e con regole democratiche.
#NOTANGENZIALE #NOTOEM





(post del 7 ottobre)

Nessuna ADUNANZA per Robecco?

La data è il 30 di settembre, i sindaci, la città metropolitana, il parco Agricolo Sud Milano e il parco delle Valli del Ticino, si incontrano in ANAS per decidere se il progetto della strada tra Magenta e Vigevano si deve fare.
Nelle intenzioni ci sono più proposte di cambiamento, riqualifica dell'esistente, minore consumo di suolo, rispetto per l'ambiente e per chi impegna la sua vita per mantenerlo fertile e produttivo.  
Ma ANAS e L'Assessore Regionale Massimo Garavaglia, hanno bloccato da subito le velleità viabilistiche dei vari sindaci affermando, che la strada o si fa così come prevista nel progetto oppure perdiamo tutti i fondi.
Nelle adunanze passate la Sindaca Barni e la sua giunta, erano convinti che la modifica al tracciato, proposta dai Tecnici del comune, sarebbe stata accettata perché migliorativa. Gli esperti comunali infatti proposero il passaggio del tracciato tra Robecco e Castellazzo, IN GALLERIA. Bella l'idea, anche se per alcuni non è permesso visionare la proposta perché 'stranieri' (non residenti).
Siamo certi che ne il tunnel, né il cambio di tracciato sarà fatto.
Supponiamo che la tratta tra Albairate e Magenta non verrà realizzata preferendo la riqualifica del collegamento tra Vigevano e Milano, soluzione accettata dalla maggioranza dei sindaci, lasciando Robecco con la statale che attraversa il paese.
Chiediamo alla Sindaca di affrettarsi e fare una riunione di aggiornamento perché noi stranieri abbiamo alcune domande da fargli.
Come pensa di risolvere il problema di attraversamento di Robecco sul Naviglio? Pregando il ministro di mettersi la mano sul cuore e risolvergli la questione? Oppure chiede all'Ass. Garavaglia di trovare soldi per il tunnel?
È giunto il momento di mettere da parte gli interessi personali, guardare al territorio come entità unica e non come un insieme di paesi non collegati tra di loro. Noi ribadiamo che il passaggio del traffico a Ovest di Robecco con il ponte nuovo a Nord sia la soluzione migliore, veloce da realizzare. 
Siamo disposti a discuterne, ma siamo convinti che l'unica soluzione che vedono a Robecco sul Naviglio, sia la "strada peggiore" che una amministrazione possa prendere


mercoledì 7 ottobre 2015

Nessuna ADUNANZA per Robecco?

La data è il 30 di settembre, i sindaci, la città metropolitana, il parco Agricolo Sud Milano e il parco delle Valli del Ticino, si incontrano in ANAS per decidere se il progetto della strada tra Magenta e Vigevano si deve fare.
Nelle intenzioni ci sono più proposte di cambiamento, riqualifica dell'esistente, minore consumo di suolo, rispetto per l'ambiente e per chi impegna la sua vita per mantenerlo fertile e produttivo.  
Ma ANAS e L'Assessore Regionale Massimo Garavaglia, hanno bloccato da subito le velleità viabilistiche dei vari sindaci affermando, che la strada o si fa così come prevista nel progetto oppure perdiamo tutti i fondi.
Nelle adunanze passate la Sindaca Barni e la sua giunta, erano convinti che la modifica al tracciato, proposta dai Tecnici del comune, sarebbe stata accettata perché migliorativa. Gli esperti comunali infatti proposero il passaggio del tracciato tra Robecco e Castellazzo, IN GALLERIA. Bella l'idea, anche se per alcuni non è permesso visionare la proposta perché 'stranieri' (non residenti).
Siamo certi che ne il tunnel, né il cambio di tracciato sarà fatto.
Supponiamo che la tratta tra Albairate e Magenta non verrà realizzata preferendo la riqualifica del collegamento tra Vigevano e Milano, soluzione accettata dalla maggioranza dei sindaci, lasciando Robecco con la statale che attraversa il paese.
Chiediamo alla Sindaca di affrettarsi e fare una riunione di aggiornamento perché noi stranieri abbiamo alcune domande da fargli.
Come pensa di risolvere il problema di attraversamento di Robecco sul Naviglio? Pregando il ministro di mettersi la mano sul cuore e risolvergli la questione? Oppure chiede all'Ass. Garavaglia di trovare soldi per il tunnel?
È giunto il momento di mettere da parte gli interessi personali, guardare al territorio come entità unica e non come un insieme di paesi non collegati tra di loro. Noi ribadiamo che il passaggio del traffico a Ovest di Robecco con il ponte nuovo a Nord sia la soluzione migliore, veloce da realizzare. 
Siamo disposti a discuterne, ma siamo convinti che l'unica soluzione che vedono a Robecco sul Naviglio, sia la "strada peggiore" che una amministrazione possa prendere.





sabato 3 ottobre 2015

Albairate5Stelle Blog: L'ULTIMO TRENO

Albairate5Stelle Blog: L'ULTIMO TRENO

L'ULTIMO TRENO

All'incontro tenutosi il 30 di settembre presso ANAS, hanno partecipato tutti i sindaci del tracciato, i parchi e città metropolitana.
In questi giorni le dichiarazioni dei sindaci che hanno dato il consenso allo scempio del territorio sono fondate su qualunquismo e pressappochismo, tra queste la minaccia di perdere i fondi destinati al territorio. 
Premesso che rimaniamo dell'idea che i fondi assegnati ad ANAS possono essere congelati, basterebbe che ci fosse la volontà politica.
Alla dovuta premessa segue la constatazione che i progetti alternativi portano ad una minor spesa per le casse dello stato, risparmio che ANAS dovrebbe investire in manutenzione stradale. Nel contratto di programma 2015 tra ANAS e CIPE, infatti, per la Lombardia solo il 15% dei fondi è destinato alla manutenzione stradale.
Detto ciò l'ultimo treno che i nostri amministratori vorrebbero prendere non porta sicuramente al benessere del nostro territorio, secondo noi è un diretto verso Cassandra Crossing, diretto nel baratro del disastro ambientale, economico e sociale della nostra preziosa terra. Noi non vogliamo scegliere tra un calcio nelle parti intime o un pugno in faccia, abbiamo la possibilità di cambiare il modo di fare opere nei territori e dobbiamo sfruttare al massimo questa opportunità. 
Opere scelte dal territorio, concertate con tutti i portatori di interessi e rispettose dell'ambiente sono l'unico treno che non dobbiamo perdere.



lunedì 28 settembre 2015

PISTE CICLABILI A TRE CORSIE?


La BreBeMi, l'autostrada che NON parte da Brescia, NON passa da Bergamo e NON arriva a Milano,  ha forse trovato uno scopo, trasformandosi in un 'CENTRO POLISPORTIVO'???
E si, quel l'autostrada concepita nel 1996 per collegare Brescia con Milano ed inaugurata nel 2014...con una 'PARTITA DI CALCIO'. Ricordate? Saudade BreBeMi


         

A quanto pare, viene utilizzata anche per il 'CICLISMO'!! Infatti, un pensionato ha percorso un tratto della A35 in sella alla sua bici (notizia apparsa su L'Eco di Bergamo). Certo, la partitella tra amici era una presa in giro per la società BREBEMI S.p.A e per tutta la politica che ha voluto e sta elogiando questo fallimento. Secondo alcuni residenti della zona non era la prima volta che il ciclista la percorreva in bicicletta, che forse una pista ciclabile... Le analogie con la nostra tangenziale ci sono, stiamo parlando della strada che collegherà Malpensa alla Lomellina, una strada che non serve al traffico locale. Noi chiediamo di investire i soldi anche in piste ciclabili, che collegano i nostri paesi tra di loro. L'immagine è emblematica e spiega chiaramente che la gente per spostarsi utilizza sempre di più la bicicletta, o meglio vorrebbe utilizzarla, o per lo meno diminuire il tragitto allungato da questi mostri di asfalto, chiudendo di netto la viabilità dolce tra comuni e frazioni vicine. 
La costruzione di una Tangenziale che taglia in due coltivazione biologiche d'eccellenza uniche nel nostro territorio, una tangenziale che diventa una barriera invalicabile per le connessioni viabilistiche locali non migliora il traffico, lo aggrava. Obbliga i cittadini a prendere la macchina per trasferimenti brevi.
Se non vogliamo vedere scene come queste nel nostro territorio, blocchiamo questa inutile opera e troviamo tutti insieme soluzioni puntuali e meno impattanti.

#NOTANGENZIALE #NOTOEM

M5S Albairate



(Fonte)







domenica 20 settembre 2015

5 GIORNI A 5 STELLE: LA VERA INFORMAZIONE.

"Questa settimana in Senato arriva, direttamente in aula e senza passare neppure per la discussione in Commissione Affari Costituzionali, la riforma costituzionale con cui Renzi vuol farsi un Senato a misura di corrotti. Gianluca Castaldi denuncia in aula la connivenza con cui tutti hanno accettato questa prepotenza.
Da Bruxelles, ecco Fabio Massimo Castaldo con una buona notizia: finalmente l'Europa ha dato cenni di vita riguardo alla crisi immigrazione. E lo ha fatto sostenendo quella che è da sempre la proposta M5S: le vie d'accesso sul posto, il superamento del trattato di Dublino e le quote che distribuiscono gli arrivi tra gli Stati membri. Purtroppo però, l'Europa ancora non riconosce le responsabilità della crisi, ovvero la destabilizzazione del Medio Oriente e lo sfruttamento dell'Africa.
Alla Camera torna invece una vecchia conoscenza: la Legge Bavaglio, che mette la sordina alla pubblicazione delle intercettazioni. Ricordate lo scandalo quando la proponeva Berlusconi? Ora che conviene a loro, gli stessi non si scandalizzano più. Come ricorda Vittorio Ferraresi, la legge è una delega in bianco al governo che potrà bloccare le pubblicazioni e infliggere sanzioni ai giornalisti. 
Anche al Senato si parla di intercettazioni. Mario Giarrusso denuncia il blocco dell'utilizzo delle intercettazioni sul sen. PD Antonino Papania, con cui il Senato toglie di mano le prove ai magistrati allo scopo di sottrarre il senatore al processo.
Torniamo alla Camera, dove si discute ancora di protezione ai comportamenti criminali di certi politici. Alessandro Di Battista e Giulia Sarti ribadiscono come il famigerato 413 ter, che secondo il governo avrebbe posto freno allo scambio politico-mafioso, in realtà non serve a nulla. Anzi, fa peggio: come ricorda Riccardo Nuti, tre politici siciliani finiti ai domiciliari sono stati liberati proprio grazie ai cavilli del 413 ter.
Alla Camera si è tenuto anche, promosso dal MoVimento 5 Stelle, un Convegno sull'uso degli strumenti finanziari derivati. Il nostro Daniele Pesco denuncia come lo Stato abbia concluso circa 163 mld di tali contratti, ma non si riesce ad accedere alle informazioni, come se fossero coperti da segreto di Stato.
Di nuovo al Senato, dove si sono votate le dimissioni da senatore del nostro Giuseppe Vacciano. Il MoVimento 5 Stelle, pur esprimendo rammarico per la perdita di un così valido portavoce, invita l'aula a rispettare la volontà di Giuseppe che desidera tornare alla sua vita di sempre. Ma a differenza di quel che decise per Enrico Letta, il Senato respinge.

"NESSUNO HA MAI FATTO NULLA PER ROBECCO SUL NAVIGLIO"



Sono passate varie amministrazioni, ma nessuno ha mai fatto nulla per Robecco Sul Naviglio.

Ora che ne abbiamo la possibilità, amministratori ottusi e industriali vecchia maniera, vogliono costruire una "SUPERSTRADA", la tristemente nota VIGEVANO-ALBAIRATE-MALPENSA, che sarà il "cavallo di Troia" della TOEM, (tangenziale ovest esterna Milanese). Noi del M5S insieme ai comitati NoTangenziale proponiamo da anni una piccola circonvallazione, che non solo risolve il problema del traffico a Robecco, ma evita di portare nuovo traffico di livello autostradale nel Parco del Ticino e nel Parco Agricolo Sud Milano. La miopia, o qualche misterioso interesse politico da parte di queste persone, vorrebbero risolvere un problema, creandone uno peggiore ed irrimediabile per il futuro del nostro territorio. 

Il fatto che ci sia poca gente non ci deve stupire, le soluzioni proposte da chi vuole questa strada, sono improponibili e realisticamente devastanti.


M5S Albairate


Questo è il video del "triste" sit in di sabato 19 settembre a Robecco Sul Naviglio, organizzato dai comitati "si alla strada"
http://www.oknetwork.it/poca-gente-alla-manifestazione-per-la-tangenziale-a-robecco-sul-naviglio-video/



giovedì 10 settembre 2015

2ª INCONTRO DEI MEETUP M5S SUD-OVEST MILANO

PER TUTELARE IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO

È del 6 agosto la notizia del finanziamento della superstrada Malpensa-Milano, con variante Abbiategrasso primo stralcio funzionale. In questa data infatti il CIPE si è riunito e fra le altre cosa ha approvato il contratto di programma ANAS 2015 nel quale è contenuta la realizzazione di questa inutile, devastante opera.
Sempre nei mesi estivi la Giunta Maroni in regione ha stilato un programma infrastrutturale nel quale è stata inserita la TOEM. La nuova tangenziale ovest esterna, sarà la gemella della TEEM e partirà proprio dalla superstrada di collegamento con Malpensa, giungendo a Melegnano attraverso il cuore del parco Agricolo Sud Milano, si chiuderà così l'ulteriore anello di autostrade intorno a Milano.
Queste importanti novità ci obbligano ad un incontro per definire tutti insieme una strategia di contrasto alla costruzione del collegamento tra Malpensa e Milano. Quest'opera devastante per il territorio, sprecona di denari pubblici, opera non risolutiva dei problemi locali di traffico, cavallo di Troia e propedeutica alla TOEM, non si deve fare.

invitiamo tutti alla riunione che si terrà lunedì 14 settembre ore 21:00, presso il Circolo Familiare di Marcallo con Casone in via Varese 12, insieme a Massimo De Rosa e Stefano Buffagni per discutere e trovare una strategia di gruppo a salvaguardia del nostro prezioso e unico territorio.

CONDIVISIONE È CONOSCENZA!

Evento Facebook:

MU I GRILLI DEL PARCO AGRICOLO SUD MILANO

lunedì 8 giugno 2015

LA TOEM ANCORA...

Purtroppo lo avevamo previsto, le lobby e i partiti del cemento in Lombardia non si placano e il Parco Sud Milano sarà l'ennesimo scenario di distruzione
Non basta lottare per l'inutile SS Vigevano Albairate Malpensa, ma dovremmo adoperarci con tutte le nostre forze, con la conoscenza, con soluzioni alternative e con il massimo rispetto per un territorio che ci ha visto nascere e ci sta ancora crescendo. Vogliono riesumare la TOEM (tangenziale ovest esterna Milano), che dovrà collegare la A1 da Melegnano salendo per Binasco e fermandosi dopo Vermezzo, che ovviamente vogliono collegare con la tratta di superstrada prevista da Albairate a Magenta, che ricordiamo sarà a "2 corsie con esproprio a 4 corsie"chiudendo quel maledetto anello con la TEEM, che circonderà tutta la provincia a 20 km da Milano

martedì 5 maggio 2015

Noi, in cerca di dialogo!

COMUNICATO STAMPA 

Martedì 5 Aprile 2015

Il 28 marzo si è svolta la più grande manifestazione del ovest milanese degli ultimi tempi, i manifestanti hanno gridato a voce alta che l'attuale e unico progetto di mobilità che insiste sul nostro territorio non si deve fare, il progetto che dovrebbe costruire una autostrada tra Magenta-Albairate-Abbiategrasso-Vigevano non lo vuole nessuno, se non pochi affaristi insensibili al futuro dei nostri figli. Gli aderenti a questo corteo sono stati davvero tanti, associazioni commerciali, associazioni di agricoltori, associazioni ambientaliste e amministrazioni locali e sindaci a rappresentanza del territorio. Non sono mancati i partiti di vari schieramenti politici e fra i tanti ci siamo stati anche noi.

Tra i valori del Movimento 5 Stelle c'è sicuramente la protezione del territorio, per noi il consumo di suolo zero è l'obiettivo che guida tutta la nostra politica sul tema. Quando mesi fa ci hanno chiesto di dare una mano contro questo progetto ci siamo da subito rimboccato le maniche e abbiamo lavorato fianco a fianco di tutte le persone che hanno come obiettivo la cancellazione del progetto, la modernizzazione dei mezzi di trasporto, la riqualifica delle strade esistenti, la costruzione di una rete di piste ciclabili.
Ora finalmente da ANAS è arrivato il progetto definitivo, grazie all'intervento dei nostri Portavoce regionali e nazionali i meetup del territorio hanno potuto visionare il progetto. L'analisi del quale ha evidenziato che il tracciato rimane quello di sempre, che non si va a Milano, che non risolve i problemi di traffico locale, che non incentiva il trasporto pubblico, che devasterà il nostro territorio. Comprendiamo l'imbarazzo dei sindaci che oggi devono esprimere un parere su questa opera, sopratutto di quei sindaci che da questa opera si aspettavano grandi cose, non condividiamo nel modo (e non nel merito) la costituzione di un tavolo di discussione a porte chiuse, la trasparenza non solo è garanzia per i cittadini sul l'operato degli amministratori, è anche garanzia per gli amministratori di condividere il proprio operato senza intermediari e interpretazioni. Noi come M5S ci offriamo come interlocutori e garanti della trasparenza. Chiediamo ai sindaci di poter partecipare agli incontri che si terranno nel nostro territorio per il nostro territorio. 

ALBAIRATE CINQUESTELLE
MOVIMENTO 5 STELLE ABBIATEGRASSO
VIGEVANO 5STELLE
VERMEZZO CINQUESTELLE

domenica 3 maggio 2015

Nessuno deve rimanere indietro

Il 9 maggio 2015 ci sarà la marcia Perugia-Assisi per il Reddito di Cittadinanza.
 Parteciperemo alla marcia al fianco di tutti i portavoce M5S, Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio, le associazioni e tutti quelli che vogliono un Paese civile. Un popolo in cammino per il reddito di cittadinanza. Si partirà alle ore 12 dai Giardini del Frontone, Borgo XX Giugno, Perugia. L'arrivo è previsto intorno intorno alle 17-18 in Viale Patrono d'Italia presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi. Di seguito tutte le informazioni logistiche su come arrivare via pullman, via treno e il percorso della marcia con i punti di ristoro, le fontanelle comunali per l'acqua e i parcheggi. Troverai queste informazioni, sempre aggiornate, sul sito bep.pe/PerugiaAssisi.Per coprire i costi del reddito di cittadinanza pari a 17 miliardi all'anno, il M5S ha trovato le coperture in sprechi e regalie non in tagli allo Stato sociale. L'elenco completo delle coperture è disponibile qui. La prima voce che viene illustrata è relativa alla vergogna delle pensioni d'oro. Molti dei pensionati d'oro sono ex politici Amato (15.000 euro netti al mese) o grand commis di aziende pubbliche Sentinelli (91.337 lordi mensili)) messi lì dai politici. Il M5S vuole per tutti una pensione dignitosa, ma non d'oro. Non possono esistere i ricchi e i poveri delle pensioni. I dati delle pensioni riportati di seguito (fonte INPS) illustrano molto bene la situazione. Non hanno neppure bisogno di essere commentati. Va ricordato che il reddito di cittadinanza in mancanza di altri redditi garantirebbe comunque al pensionato 780 euro mensili, maggiori dell'attuale pensione minima, vedi proposta di legge M5S.

NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO
Di seguito il link della mappa


martedì 28 aprile 2015

QUANDO LE LOBBY COMANDANO....

L'INSOSTENIBILITA' DEL GIOCO D'AZZARDO
E' in svolgimento la serata presentata dall'amministrazione Albairatese e voluta fortemente dal Meetup Albairate Cinquestelle, per informare direttamente la cittadinanza sul GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO (GAP)...
Ecco alcune slide molto esplicative, in particolare modo la foto numero 3, dice quanto noi Italiani abbiamo speso nel gioco d'azzardo lecito dal 2004 al 2014 (colonne grigie) e quanto ha incassato lo stato (colonne gialle).
Si nota subito l'incremento esponenziale di soldi giocati, partendo dai 25,6 miliardi di Euro spesi nel 2004, agli 88,6 miliardi di Euro spesi nel 2012, un incremento del 246,9%, ma incredibile, le entrate erariali non hanno avuto l'aumento logico che tutti noi ci saremmo aspettati.....
‪#‎NOSLOT‬

Lotta alle Slot Machine e al Gioco d'Azzardo-Gruppo FB